Capire il tedesco

Venerd?? scorso ho terminato un corso di lingua tedesca per principianti (Grundstufe A1), non sono ancora in grado di conversare ma, mi sono convinto ulteriormente che anche la lingua possa condizionare il modo di pensare delle persone.
Avevo avuto un primo conforto a questa strampalata teoria con il cinese mandarino, l’esempio principale ?? l’assenza delle parole “si” e “no”, che pu?? spiegare il motivo per cui, per un cinese, una domanda chiusa pu?? avere ben poco senso.

La prima cosa che mi ha colpito della lingua tedesca ?? la rigidissima struttura della frase, il verbo occupa sempre la seconda posizione nella sua parte flessa e l’ultima, formando la cosiddetta parentesi verbale (Verbalklammer). Nulla di pi?? evocativo della rigidit?? da sempre attribuita ai teutonici.

Poi ci sono moltissimi verbi, che descrivono dettagliatamente l’azione o lo stato, tra i modali esiste perfino un verbo (sollen) che esprime il dovere riferito (il medico mi ha detto che non devo fumare). Qui il parallelo con la germanica precisione viene naturale.

Personalmente ho sempre considerato quello tedesco un popolo dotato di un enorme senso pratico, tanto che riescono a soddisfare il loro desiderio di precisione lessicale con strumenti relativamente semplici. Infatti nella lingua tedesca, pur essendovi numerosi sostantivi, in caso di necessit??, cio?? se gi?? non esiste una parola precisa, la si compone utilizzando parole pi?? semplici che fuse assieme arrivano a creare mostri come: Donaudampfschiffahrtselektrizit??tenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft

Fortunatamente ve ne sono altre pi?? corte ma decisamente pi?? esilaranti come guanto (=mano+scarpa), lampadina (=pera+incandescente) o rubinetto (=gallo+acqua).

L’antidoto

Jean Claude Trichet ha dimostrato il coraggio che l'establishment eurocrate non ha, forse, mai avuto.
Lunedi ha dichiarato che la Banca Centrale Europea accetter?? i titoli degli Stati membri anche se classificati "spazzatura" da tutti e tre i trombettieri dell'apocalisse (S&P, Moody's e Fitch) ed oggi lascia diplomaticamente intuire che l'autorit?? che presiede potrebbe acquistare sul mercato (direttamente non pu?? farlo) il debito dei paesi membri.

Il punto saliente della dichiarazione odierna secondo me ?? questo:

European laws prevent the ECB from buying debt directly from governments in the way the United States and Britain's central banks have done during the financial crisis. However, it can get round this restriction by buying debt second-hand from banks.

Il quantitive easing, cio?? l'acquisto di proprio debito pubblico da parte della Banca Centrale, ?? gi?? stato utilizzato da Stati Uniti, Regno Unito e Giappone in una situazione di tassi di interesse molto bassi, con lo scopo primario di rendere disponibile la liquidit?? necessaria a far ripartire i consumi.
Ma la possibilit?? che il debito di un paese inguaiato come la Grecia possa essere acquistato dalla BCE funge da ottimo antidoto per gli hooligans del default.
Certo, anche quest'antidoto amaro ha i suoi effetti collaterali (inflazione e svalutazione dell'euro) ma al momento ?? molto meglio del gioco delle tre carte (cit. Dany-log).