dopo quello mancato lo scorso autunno, sembrano le prime mosse di un'apertura molto aggressiva sulla scacchiera della politica mondiale.??????
L'obiettivo mi pare chiaro, colpire il cuore del drago, il motore che ha permesso alla Cina di ottenere tassi di crescita del PIL a due cifre per un ventennio, gentilmente offerti dai capitalisti-nemici-del-popolo.
Si chiama
processing trade, il sistema che, assieme alla tax holiday (ora non pi?? disponibile), ha spinto moltissime imprese straniere ad investire nel regno di mezzo, costruendo fabbriche ed assumendo operai ed impiegati cinesi.
Il meccanismo ?? davvero semplice (le incombenze burocratiche a cui badare invece sono notevoli): sono esentate da imposta sul valore aggiunto e dazi le merci importate nel territorio cinese al fine di essere trasformate e quindi riesportate.
Giusto per chiarezza, in Italia, le merci che per qualsiasi motivo entrano nel territorio, pagano immediatamente l'IVA, oltre agli oneri doganali ed eventuali dazi, se poi con queste merci viene realizzato un prodotto che poi si esporta (non imponibile ex art 8 DPR 633/1972) ci rimane un bel credito che il belpaese non rimborsa sicuramente in tempi rapidi.
Grazie al processing trade, il governo cinese ha fatto costruire agli stranieri le infrastrutture industriali di cui aveva necessit??, facendo leva sulla notevole offerta di manodopera a basso costo e di terreni su cui edificare, rendendo convenienti anche le produzioni che, per carenza di fornitura locale, richiedono l'importazione di componenti e semilavorati dall'estero.
Dov'?? il nesso? Sta nella
notizia delle minacciate sanzioni che andrebbero a colpire le aziende produttrici degli armamenti forniti a Taiwan. Se veramente la Cina vuole cominciare una guerra commerciale, in un momento in cui
gli interscambi stentano a riprendere quota, dovr?? fare i conti con le contromisure protezionistiche dei suoi migliori clienti, giustificate pure dalla disoccupazione rampante dei paesi pi?? ricchi.
Sono curioso di conoscere la prossima mossa del dragone cinese, potrebbe muovere il cavallo se la domanda interna fosse cos?? robusta da sostenere tutto il peso della crescita cinese, ma potrebbe anche scegliere un meno spavaldo arrocco.??