L’informazione che non informa [Pane e bugie]

Seguo da tempo il blog di Dario Bressanini, interessante ed accessibile nello spiegare la chimica che si nasconde in ci?? di cui ci cibiamo. Ho deciso di leggere la sua seconda fatica rilegata dopo un'infelice uscita su un blog uif?? (cio?? wine&food perch?? vino e cibo non ?? sufficientemente geek).

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Il libro ?? scorrevole, ricalca lo stile che l'autore usa nel blog, anzi sembra quasi una raccolta di post, sedici storie di mala informazione, insipienza, voluta ambiguit?? lessicale e malafede, business travestito da equo-e-solidale.
Durante la lettura delle 300 pagine in cui si passa in rassegna una buona parte della pessima cronaca circa il cibo, ?? ulteriormente cresciuta la mia sfiducia nei confronti dei cosidetti professionisti dell'informazione.
Come si pu?? scrivere di ci?? che non si conosce?
Per carit??, Bressanini ?? un integralista del pensiero scientifico ma, perfino le pi?? nobili finalit?? non possono attribuire alla parola naturale, significati che questa non possiede!

E per finire, come nota amaramente l'Economist questa settimana, c'?? chi, in nome di bio, continua a confondere la possibile cura con la causa della ruggine del grano.

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