News from the farm

Update: in questo momento (27-11-2012 19:14:27) la pagina risulta parzialmente aggiornata, sul logo di Stylejam non c’è ancora il bollino nero.

Lo scorso anno mi interrogavo sui motivi per cui H-Farm non comunicasse simmetricamente successi ed insuccessi.

“Credo che comunicare anche le sconfitte sia molto importante per chi di mestiere scommette sulle idee”, scrivevo.

Writeoff
Qualche giorno fa, in occasione di un altro, meritato successo, mi accorgo che nella pagina denominata Portfolio, oltre ad aver aggiunto il bollino “exit” sul logo di H-Umus, ci sono ben tre nuovi bollini “write-off” sul logo di Thounds, Reeplay e Stylejam.

E’ pur sempre un bel risultato, 7 successi contro 5 insuccessi, il saldo è positivo ma, probabilmente non deve essere sembrato sufficientemente positivo visto che questi aggiornamenti sono nel frattempo spariti e il risultato appare ora un più rotondo 6 a 2.

Non serve la moviola in campo per verificare lo stato effettivo delle tre (furono) startup, Thounds è in “stand-by” da marzo 2012, sul blog c’è un ultimo messaggio del fondatore:

Dear thounder,
this is the kind of letter a founder would never want to write, but now I reckon this is due if not for all the loyalty and interest you showed us.
Thounds is going to change, not sure how much dramatically but it has to, our seed program (reads: cash) terminated a while ago and no good financial news came since then.
This may result in a surprise for you, I know and the first question after the wtf abrupt might as well be: “Where have you failed guys?”
On many sides, to keep it general I’d say we never worried too much to reclaim our governance and then define a sustainable revenue model.
Beyond the reasons why we came to this point now it’s important to see if we can have support and start again.
You will understand it’s far from easy to keep such a platform alive yet improved with no paid wages since June 2011, and this indicator should tell a good metric of what words like involvement and commitment mean at Thounds.
We have now finished a batch of succesful Fender and SoundCloud contests (past three extraordinary months with servers paralyzed by the increased traffic and with a community that doubled now to 30K registered users) and today we need new enthusiasts, be them developers, digital media professionals or investors.
Our assets are:
a) We know why we missed target
b) You know already Thounds
c) API and Community
How can you help?
– Donate, there is a crowdfunding campaign on Indie GoGo to help with day to day expenses. You can give as cheap as a fiver and up: http://www.indiegogo.com/savethounds.
– Speak up, tell us how can you improve Thounds and if your idea is the best you will join ushttp://thounds.com/savethounds.
– The best five ideas are being offered to all the developers gathering at the first Hackathon event at H-FARM in June.
– Make some noise, share this message, tweet your impression, official hashtag is #savethounds.
You will find news on what is happening on our blog, Facebook page and Twitter.
Thanks for reading through and…
Keep on thounding!
Gian Maria Girardi
Founder and CEO
21st March 2012

Apprezzo la sincerità di Gian Maria, hanno continuato a lavorare senza stipendio per quasi un anno, non è stato sicuramente facile.
Come non è mai facile arrendersi all’evidenza che la tua buona idea non sia in grado di produrre un reddito che ti permetta di svilupparla e condividerla.

Purtroppo la campagna di raccolta fondi proposta da Thounds si è tristemente fermata a $140 a fronte di un obiettivo di $10.000.

Quelli di Stylejam hanno scritto per l’ultima volta il 7 Ottobre 2011, l’account twitter è stato chiuso e il dominio stylej.am risulta irraggiungibile.
Nicholas Wieland, il fondatore della startup, ha lasciato lo scorso aprile e nel suo blog scrive un’interessante analisi sulla chiusura di Stylejam, non prende scorciatoie, è diretto e molto schietto con se stesso, ne consiglio caldamente la lettura.

L’ultimo aggiornamento al blog di Reeplay risale al 2010, in questo caso credo non serva aggiungere altro.

Comunicare le sconfitte

In coda al mio post sulla chiusura di Uannabe, scrivevo: «Sono invece un po’ perplesso dalla scarsa comunicazione di H-Farm, in particolare quando le start-up non riescono a spiccare il volo ma vengono, giustamente, chiuse. Credo che comunicare anche le sconfitte sia molto importante per chi di mestiere scommette sulle idee».
A due settimane dalla chiusura, sul sito di H-Farm non c’è alcuna comunicazione in merito, nella pagina che elenca le aziende incubate invece, sul logo di Uannabe è stata aggiunta un’etichetta recante la scritta “write-off” (svalutato/cancellato in termini contabili) ma ancora non si trova alcun commento nella scheda dell’azienda.

Uanna
Nel frattempo un breve articolo della Tribuna di Treviso ripropone la notizia e riporta la dichiarazione ottenuta, immagino al telefono, direttamente da H-Farm:

«Il momento era poco propizio e le aziende che cercano candidati hanno ristretto i budget facendo venire meno i profitti», fanno sapere da H-Farm, struttura all’interno della quale sono stati fatti rientrare i 5 addetti impiegati in Uannabe.

Decisamente scarno come comunicato, buono per una qualsiasi delle molte start-up della scuderia di Riccardo Donadon. Volendo fare uno sforzo di decrittazione, pare che il punto debole del progetto sia stato il timing – il momento era poco propizio – pertanto possiamo desumere che tutto il resto fosse stato pianificato e messo in pratica correttamente. Peccato! Se veramente è stato sbagliato solo il timing (ma di questi tempi non si dovrebbe iniziare un bel nulla), è un vero peccato che si sia chiusa così repentinamente l’avventura di Uannabe.

Uannabe chiude

Ha da poco compiuto due anni e già chiude Uannabe (senza nemmeno uscire dalla versione beta), il portale per la ricerca di lavoro incubato da H-Farm Ventures.
L’ultimo aggiornamento del blog aziendale risale al 22 aprile 2011 e l’ultimo tweet viene “esalato” pochi giorni dopo ma, già dal novembre 2010, Filippo Canesso (l’ideatore e frontman dell’azienda) aveva lasciato, come si può leggere sul suo profilo Linkedin.
L’innovativa video-risposta non è stata sufficiente a far decollare la start-up, probabilmente il periodo in cui è stata avviata non era il più propizio e sicuramente i ben piazzati concorrenti non sono rimasti a guardare.

Ho usato qualche volta Uannabe ed ho risposto (senza alcun riscontro peraltro) inviando la mia impacciata video-risposta, a mio parere la maggiore debolezza è stata l’esiguità degli annunci presenti nel portale, un fattore determinante per chi è alla ricerca di un lavoro.
Non vale la pena spendere energie per ricopiare il proprio curriculum nell’ennesimo sito se vi si trovano pochi annunci, se anche lo sforzo viene compiuto alla lunga il sito non viene nemmeno più visitato.

Mi spiace per chi ci ha creduto e ci ha lavorato e magari ha consentito a qualche candidato di trovare un lavoro, un sincero in bocca al lupo!

Sono invece un po’ perplesso dalla scarsa comunicazione di H-Farm, in particolare quando le start-up non riescono a spiccare il volo ma vengono, giustamente, chiuse. Credo che comunicare anche le sconfitte sia molto importante per chi di mestiere scommette sulle idee.