L’informazione che non informa [Pane e bugie]

Seguo da tempo il blog di Dario Bressanini, interessante ed accessibile nello spiegare la chimica che si nasconde in ci?? di cui ci cibiamo. Ho deciso di leggere la sua seconda fatica rilegata dopo un'infelice uscita su un blog uif?? (cio?? wine&food perch?? vino e cibo non ?? sufficientemente geek).

Pane-e-bugie-250

Il libro ?? scorrevole, ricalca lo stile che l'autore usa nel blog, anzi sembra quasi una raccolta di post, sedici storie di mala informazione, insipienza, voluta ambiguit?? lessicale e malafede, business travestito da equo-e-solidale.
Durante la lettura delle 300 pagine in cui si passa in rassegna una buona parte della pessima cronaca circa il cibo, ?? ulteriormente cresciuta la mia sfiducia nei confronti dei cosidetti professionisti dell'informazione.
Come si pu?? scrivere di ci?? che non si conosce?
Per carit??, Bressanini ?? un integralista del pensiero scientifico ma, perfino le pi?? nobili finalit?? non possono attribuire alla parola naturale, significati che questa non possiede!

E per finire, come nota amaramente l'Economist questa settimana, c'?? chi, in nome di bio, continua a confondere la possibile cura con la causa della ruggine del grano.

Il pensiero unico (gastronomico)

1984

Antonio Tomacelli ?? uno dei pi?? polemici animatori di Dissapore, portano la sua firma alcuni tra i post pi?? commentati del network di blog che si occupa di cibo e vino, del resto non c’?? nulla di male, la stampa digitale come quella cartacea ?? costretta a catturare l’attenzione dei lettori con ogni mezzo lecito e la provocazione risulta esserne uno tra i pi?? apprezzati.

Ieri ho letto un suo post alquanto livoroso su Dario Bressanini, completamente “fuori scala” per il tono e l’incosistenza delle critiche .

Dario Bressanini, ?? uno scienziato, un chimico-fisico teorico, nel suo blog spiega magistralmente la chimica dei fornelli, perch?? cucinare significa innescare e controllare reazioni chimico-fisiche al fine di modificare le caratteristiche organolettiche degli ingredienti. Si, per carit??, ci sono anche le emozioni, come scrivono talvolta i blog wi-fu, i ricordi, le suggestioni.
Dario per?? ?? anche un formidabile debunker, e questo forse ad Antonio Tomacelli non va gi??, non sta bene che un uomo di scienza scriva che sugli OGM la stampa ha negli anni prodotto una serie notevole di falsit??, senza il necessario supporto fattuale e scientifico.

Update: non contento ci riprova e gli riesce perfino peggio.

re-Update: niente da fare, deve chiamare i rinforzi. Adesso, in ossequio alla par condicio, mi aspetto la contro replica di Hugh Grant.

Maggior tutela?

Ho scoperto solo pochi giorni fa che Enel, oltre a fornire l'energia elettrica alle famiglie con i prezzi stabiliti dall'Autorit?? per l'Energia Elettrica e il Gas, offre l'energia a prezzi liberi mediate la sua consociata Enel Energia Spa.
L'ho scoperto perch?? una persona a me cara ha avuto la sfortuna di aprire la porta ad un venditore di quest'ultima azienda, il quale ha fatto fumosamente intendere che veniva a proporre un'offerta che Enel riserva ai propri clienti per non farseli scippare dalla concorrenza.
In pratica, spendendo il notissimo marchio di Enel ed assicurando che la fornitura non avrebbe subito variazioni se non a favore del cliente, se ne ?? andato con una firma in calce al subentro nella fornitura di energia elettrica (dal servizio a maggior tutela) e anche nella fornitura del gas, visto che era li…
Enel ed Enel energia sono gi?? state sanzionate varie volte ma, perseverano in comportamenti scorretti in particolare a danno degli utenti meno informati e pi?? deboli (anziani, magari soli in casa), facendo leva sul nome dell'azienda semi-pubblica, sul logo e i colori aziendali impressi sui moduli che sono esattamente gli stessi di Enel Servizio Elettrico.
Vanno bene le sanzioni ma, mi permetto di suggerire all'antitrust di imporre ad Enel Energia di cambiare ragione sociale e logo per marcare maggiormente la differenza con il fornitore di "maggior tutela", in fin dei conti se non hanno l'intenzione di gabbare nessuno, questi signori, non dovrebbero avere nulla in contrario.

Un mondo libero dai giornalismi?

Scrive Paolo Turetta sul corriere online:

Gli scontri (anche se solo tra tifosi) tra finnnici e russi, inoltre,si possono inquadrare anche nel fatto che nel Paese dei mille laghiprende sempre pi?? piede l'idea di farsi dare indietro dalla Russia laCarelia, ceduta all'Urss dopo la sconfitta nella Seconda guerramondiale. La Finlandia era alleata della Germania nazista.

Non si tratta di un deprecabile errore o di un refuso, la Finlandia ?? stata alleata della Germania Nazista nella Seconda Guerra Mondiale ma, scrivendo in questo modo, si distorce un complesso periodo storico e soprattutto si fornisce prova di una quantomeno dubbia professionalit??.
Scrivo queste righe rileggendo un bel post scritto da Paola che mi ha fatto riflettere sullo stato del giornalismo nel nostro paese e sull'ipotesi che se ne possa fare a meno…

Per chi eventualmente fosse interessato alle guerre tra Russia e Finlandia tra il 1939 e il 1945, pu?? fare affidamento su Wikipedia e documentarsi circa l'invasione della Karelia da parte della Russia nel 1939 (stesso anno in cui, grazie anche al patto Molotov-Von Ribbentrop, la Germania invade la Polonia) e il successivo tentativo di riconquista finnico (la versione italiana ?? piuttosto povera) che ha portato alla definitiva annessione del territorio che gi?? dal 1940 i Finlandesi provano a rivendicare