Ieri sera sono stato alla conferenza di Roger Abravanel all'Universit?? di Padova.
Molto interessanti i suoi interventi e notevole la sua capacit?? di condensare decine di concetti in poche e chiarissime parole.
Tanto che, a mio parere, gli altri oratori ne sono usciti maluccio a causa dell'inevitabile confronto, in particolare il pi?? giovane, Sergio Farioli (Engineering & Manufacturing Director di Luxottica) che non ha saputo resistere ad usare termini inglesi facilmente traducibili quali: slide, wholesale, retail, posizione stretch, amici dell'eiciar (inteso come risorse umane), simple&fast, corporate social responsibility (che poteva anche starci se non lo avesse pronunciato malissimo).
La cosa su cui ho riflettuto di pi?? tornando a casa in bicicletta ?? il messaggio gi?? chiaro nel libro ma ancora pi?? cristallino nelle parole di Roger Abravanel: meritocrazia ?? uguaglianza, ?? pari opportunit??, ?? il vero segreto delle societ?? evolute, che alcuni chiamano per?? consumistiche o capitaliste o imperialiste, non capendo che l'uguaglianza imposta (quella marxiana per capirci) non pu?? funzionare.
Poi ho pensato a Michael Moore e ai suoi proseliti (su LA 7 andava in onda Farenheit 9/11 nel giorno delle elezioni americane) che rimangono convinti che Cuba sia un paese pi?? giusto degli Stati Uniti d'America, per?? festeggiano l'elezione di Barack Obama.