Anzianità vs. Vecchiaia

Uno dei motivi, se non il motivo, per cui i tedeschi sarebbero riluttanti ad aiutare la Grecia ad uscire da un eventuale bancarotta, è rappresentato, secondo l’economist, dalla forte differenza tra i rispettivi requisiti minimi per accedere alla pensione di anzianità (57 anni per i Greci contro i 65 necessari ai Teutonici).

 

Oecd

 

Ho trovato questa interessante tabella elaborata dall’OCSE [originale qui] nella quale si legge che dal 2002 al 2007, i Greci pur potendo smettere di lavorare a 57 anni (58 riporta l’OCSE) hanno in media continuato fino ai 62,4 (maschi) e 60,9 (femmine) mentre i Tedeschi nonostante dovessero lavorare fino a 65 anni sono riusciti a smettere prima, rispettivamente a 62,1 i maschi e 61 le femmine.

Futucarta

Grazie a Simplicissimus ho avuto tra le mani l'inchiostro e la carta del futuro, quello che si legge in giro ?? tutto vero: ?? leggero, non stanca gli occhi, contiene tutto lo scritto che vuoi…

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Rispetto ai lettori gi?? disponibili in alcune catene di elettronica, Iliad ?? decisamente pi?? "professionale", lo schermo permette di leggere documenti in formato pdf e il pennino permette (con un po' di pratica) di sottolineare e prendere qualche appunto di degustazione 🙂

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In passato ho lavorato per un'azienda che ancora oggi basa il suo solido business sulla conversione e trasformazione di documenti analogici (carta, fax, ecc.).
Gi?? dieci anni fa erano palpabili le preoccupazioni per il futuro di questa attivit??, se i documenti, in futuro, nasceranno gi?? digitali non ci sar?? bisogno di convertirli.
Nonostante e-ink, purtroppo, il futuro ?? ancora lontano, ma almeno non pare pi?? irraggiungibile.

Uccidere il drago

Davvero impressionanti le ultime mosse del governo Obama nei confronti della Cina, dopo gli infruttuosi inchini, il Presidente del cambiamento passa decisamente alle maniere forti.
La strategia ?? cambiata radicalmente rispetto alla mera "flessione dei bicipiti" esibita dal predecessore.

Si comincia con Google e il suo nuovo approccio alla Cina, poi la vendita di moderni sistemi anti-missile a Taiwan??e??l'annuncio di un prossimo incontro con il Dalai Lama dopo quello mancato lo scorso autunno, sembrano le prime mosse di un'apertura molto aggressiva sulla scacchiera della politica mondiale.??????

L'obiettivo mi pare chiaro, colpire il cuore del drago, il motore che ha permesso alla Cina di ottenere tassi di crescita del PIL a due cifre per un ventennio, gentilmente offerti dai capitalisti-nemici-del-popolo.

Si chiama processing trade, il sistema che, assieme alla tax holiday (ora non pi?? disponibile), ha spinto moltissime imprese straniere ad investire nel regno di mezzo, costruendo fabbriche ed assumendo operai ed impiegati cinesi.
Il meccanismo ?? davvero semplice (le incombenze burocratiche a cui badare invece sono notevoli): sono esentate da imposta sul valore aggiunto e dazi le merci importate nel territorio cinese al fine di essere trasformate e quindi riesportate.
Giusto per chiarezza, in Italia, le merci che per qualsiasi motivo entrano nel territorio, pagano immediatamente l'IVA, oltre agli oneri doganali ed eventuali dazi, se poi con queste merci viene realizzato un prodotto che poi si esporta (non imponibile ex art 8 DPR 633/1972) ci rimane un bel credito che il belpaese non rimborsa sicuramente in tempi rapidi.

Grazie al processing trade, il governo cinese ha fatto costruire agli stranieri le infrastrutture industriali di cui aveva necessit??, facendo leva sulla notevole offerta di manodopera a basso costo e di terreni su cui edificare, rendendo convenienti anche le produzioni che, per carenza di fornitura locale, richiedono l'importazione di componenti e semilavorati dall'estero.

Dov'?? il nesso? Sta nella notizia delle minacciate sanzioni che andrebbero a colpire le aziende produttrici degli armamenti forniti a Taiwan. Se veramente la Cina vuole cominciare una guerra commerciale, in un momento in cui gli interscambi stentano a riprendere quota, dovr?? fare i conti con le contromisure protezionistiche dei suoi migliori clienti, giustificate pure dalla disoccupazione rampante dei paesi pi?? ricchi.

Sono curioso di conoscere la prossima mossa del dragone cinese, potrebbe muovere il cavallo se la domanda interna fosse cos?? robusta da sostenere tutto il peso della crescita cinese, ma potrebbe anche scegliere un meno spavaldo arrocco.??

venti dieci

Provo per la seconda volta ad azzardare qualche previsione sull'anno appena iniziato, questa volta non ?? stato facile, infatti ci ho messo un po' troppo.

Politica italica: le elezioni regionali di primavera saranno un altro passo verso l'estremizzazione della politica, a destra la lega vincer?? molto largamente in Piemonte e Veneto, a sinistra si?? confermer?? il declino del pidd?? a favore del partito di Di Pietro.
Alla luce di ci?? PDL e PD capiranno che la loro debolezza sta all'interno delle rispettive coalizioni e cominceranno i soliti rituali di corteggiamento al centro.
Nello specifico mi gioco Piemonte, Veneto, Lombardia sicuramente al centro-destra; Toscana, Puglia, Liguria, Umbria, Marche sicuramente al centro-sinistra. Lazio, Calabria ed Emilia Romagna incerte al centro-destra; Campania, Puglia e Basilicata incerte al centro-sinistra.

Politica internazionale: Hugo Chavez, a causa dell'inasprita e perdurante crisi economica del Venezuela, perder?? il supporto delle classi pi?? povere, vincer?? comunque le elezioni ma, da li in poi comincer?? il suo lento declino.

Economia internazionale: la Cina ?? oramai diventata il nemico economico numero uno, nel 2010 il "resto del mondo" prover?? a frenarne la crescita (pensando cos?? di aumentare la propria) con ogni mezzo: tariffe "ecologiche" sulla merce che si presume venga prodotta con processi inquinanti, manovre concertate per ottenere la rivalutazione del Renminbi, riconoscimenti e visibilit?? per i dissidenti cinesi e per il Dalai Lama.

Fiat: la gestione di Chrisler non funzioner?? come previsto, il governo Statunitense decider?? di affiancare a Fiat un partner americano, Marchionne (memore dell'esperienza Daimler) prover?? a farsi pagare un'indennit?? per l'indebita intrusione.

Poca roba lo so, andr?? meglio il prossimo anno…

Le avevo buttate li…

Siamo quasi alla fine di questo 2009 e direi che posso verificare il mio primo tentativo di "oracolistica", cominciamo per ordine:

Politica: Walter Veltroni verr?? allontanato dalla segreteria del pidd??, prender?? un periodo sabbatico a Strasburgo, al suo posto un giovane rampante: Pier Luigi Bersani. Ivan Scalfarotto verr?? eletto al parlamento europeo, lui festeggier?? giustamente, i "nuovi" tromboni del pidd?? che se lo levano dalle scatole, pure.

Direi che posso darmi un 50% visto che non ho azzeccato le nomine a Strasburgo e l'interregno di Franceschini, ma il resto…

Nokia: dopo aver ricevuto una pesantissima lezione da Apple, realizzer?? che il baratro non ?? poi cos?? lontano: basta mobile gaming, taglio sostanzioso al catalogo e spinta decisa su mappe e nuova interfaccia utente.
Purtroppo non mi pare che a Espoo abbiano capito la lezione arrivata da Cupertino, anche se hanno avviato una ristrutturazione non mi pare che la sterzata sia netta come me la sarei attesa, infatti le attese per il prossimo anno sono modeste: 0%.

Yahoo: non se la piglia nessuno, verr?? lasciata agonizzare e alla fine Microsoft rilever?? il marchio che utilizzer?? per le attivit?? web del gruppo.
Effettivamente non ci sono andato lontano, l'accordo con Microsoft per motorizzare le ricerche del portalone mi pare vada in quella direzione, per?? non si ?? concretizzato nel 2009, per cui mi affibio un largo 50%.

Apple: entrer?? nel mercato dei netbook con un successo dei suoi (e memore del fallimento di AIR).
Non l'ha fatto, forse nel 2010 vedremo un tablet con la mela, comunque 0%.

Cina: l'asfittica domanda interna non sar?? sufficiente a compensare gli effetti della chiusura delle filiali cinesi di aziende occidentali in crisi.??Verranno pertanto reintrodotte misure fiscali espansive, scatenando l'ira dei soliti liberisti-a-casa-degli-altri.
Il governo cinese decider?? di dare una mano all'industria automobilistica, finanziando o "benedendo" una joint venture con un produttore straniero (magari statunitense).
Invece anche la domanda interna ha tenuto bene nell'impero di mezzo che dalle stime dovrebbe crescere robustamente anche nel 2009 (Bloomberg stima perfino un 9,2%).
Buona parte della spinta ?? venuta dal mastodontico piano infrastrutturale avviato dal governo, ma non sono mancate politiche fiscali espansive, linko una delle ultime.
Gli accordi con le disgraziate case automobilistiche di oltremuraglia sono poi fioccate:

  • Sichuan Tengzhong Heavy Industrial Machinery ha comprato Hummer (Gruppo General Motors)
  • Beijing Automotive Industry Holding Corp (BAIC) ha comprato i diritti per lo sfruttamento della tecnologia SAAB sempre da General Motors
  • Zhejiang Geely Holding Group pare stia concludendo per comprare Volvo (Gruppo Ford)

Qui penso di meritarmi un discreto 70%.

U.S. of A.: Obama deluder?? tutti gli europei che lo credevano un incrocio tra Zapatero e Chavez (una facile me la dovevo pur giocare :D)

Ed era veramente facile, direi che basta citare la levata di scudi dopo l'assegnazione del Nobel per la pace, la comparsata a Copenhagen e il rinnovato impegno nella War on Terror. 100%.

Facendo rapidamente le somme, il 45% di media mi colloca ben sotto la sufficienza, pazienza, mi sono divertito parecchio e ringraziando nuovamente il buon Daniele per non avermi fatto pagare i diritti, ci rileggiamo per il 2010.

E’ ora di comunicare meglio.

Ho letto la lettera che Pierluigi Celli ha scritto su Repubblica e non ho potuto fare a meno di ripensare alla breve e tragica storia di Ipse 2000, unica azienda italiana di telefonia mobile che non ha mai cominciato la sua attività, società di cui Celli è stato presidente.
E’ un peccato che il sito messo in piedi dagli ex dipendenti non sia più disponibile.

Questo ?? un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico.

…presidente di IPSE2000 dal 2001 al 2002, responsabile della Direzione Corporate Identity della Unicredit dal 2002 al 2005…

E’ proprio ora di comunicare meglio.

Maggior tutela?

Ho scoperto solo pochi giorni fa che Enel, oltre a fornire l'energia elettrica alle famiglie con i prezzi stabiliti dall'Autorit?? per l'Energia Elettrica e il Gas, offre l'energia a prezzi liberi mediate la sua consociata Enel Energia Spa.
L'ho scoperto perch?? una persona a me cara ha avuto la sfortuna di aprire la porta ad un venditore di quest'ultima azienda, il quale ha fatto fumosamente intendere che veniva a proporre un'offerta che Enel riserva ai propri clienti per non farseli scippare dalla concorrenza.
In pratica, spendendo il notissimo marchio di Enel ed assicurando che la fornitura non avrebbe subito variazioni se non a favore del cliente, se ne ?? andato con una firma in calce al subentro nella fornitura di energia elettrica (dal servizio a maggior tutela) e anche nella fornitura del gas, visto che era li…
Enel ed Enel energia sono gi?? state sanzionate varie volte ma, perseverano in comportamenti scorretti in particolare a danno degli utenti meno informati e pi?? deboli (anziani, magari soli in casa), facendo leva sul nome dell'azienda semi-pubblica, sul logo e i colori aziendali impressi sui moduli che sono esattamente gli stessi di Enel Servizio Elettrico.
Vanno bene le sanzioni ma, mi permetto di suggerire all'antitrust di imporre ad Enel Energia di cambiare ragione sociale e logo per marcare maggiormente la differenza con il fornitore di "maggior tutela", in fin dei conti se non hanno l'intenzione di gabbare nessuno, questi signori, non dovrebbero avere nulla in contrario.